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29.7.07
FLASH BACK: 15 ANNI FA Operatori sociali volontari alla Falchera
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VENTI DI GUERRA E... PACE
Stiamo assistendo con frequenza a un modo particolare di agire (distruttivo) tipico dell'uomo, che impegna se stesso al fine di risolvere i conflitti e, così facendo, ne origina invece, con aberranti paradossi, altri più grandi. - dalla pace del cuore (l'io, secondo le topiche freudiane)...
- ...alla pace della persona (la capacità dell'io di incontrare e ben relazionare con un tu)...
- ...alla pace della comunità (vedendo minacciati gli equilibri di giustizia, le profonde convinzioni pacifistiche si trasmettono, grazie ai movimenti pacifisti, perché possano tradursi presto - non è mai troppo tardi - in costituzioni legislative per affermare il diritto di ognuno alla pace).
Paradossalmente, a conclusione di questo estemporaneo sfogo, ecco emergere una speranza:
più l'uomo evolve e più ha la possibilità di guerreggiare sempre meglio, purtroppo, ma anche ha la possibilità di realizzare sempre meglio la pace... quella vera!
Riempie il nostro cuore di speranza pensare alla notte di Praga, quando un'intelligente e ironica azione di pace ha fatto fallire un piano di guerra: vennero modificati e stravolti tutti i cartelli della segnaletica stradale per disorientare coloro che vagano armati, perché ancora non hanno trovato... la via della pace.
Dario Coppola
Questo articolo è stato pubblicato nel giugno 1993 su Panorama Obiettori
28.7.07
LA DOSE DELL'AMORE
La Falchera, così chiamata perché in tempi remoti era una zona boschiva nella quale si constatava la presenza di falchetti, durante le varie fasi di urbanizzazione e di accoglienza degli immigrati, è stata gradualmente trasformata in un quartiere periferico, grazie al contributo di vari enti, tra i quali l'INA-Case. Si è provveduto alla costruzione di caseggiati che riprendono lo stile svedese, con prati che richiamano (alla lontana) paesaggi inglesi.1992-93: a "Gesù Salvatore" di Falchera, gli OdC realizzano il CORSO DI FORMAZIONE PER IL VOLONTARIATO
Il gruppo O.d.C. (Obiettori di Coscienza) Caritas, che opera nella borgata, ha organizzato un corso di formazione al volontariato, durante la stagione 1992-93, che ha visto partecipare, di volta in volta, diversi competenti che si occupano del disagio giovanile al fine di prevenirlo o di contrastarlo. Il corso è iniziato a ottobre con un incontro sul tema "Conoscere il territorio in cui operare" in cui è intervenuto il dottor Luciano Tosco, direttore dei Servizi Sociali di Falchera, che ha affrontato la problematica, presentando l'impegno delle strutture pubbliche per il quartiere e il rapporto che intercorre fra la circoscrizione e privato-sociale (cioè il volontariato).1993: LE DENUNCE DEGLI OdC: IL RAPPORTO DIFFICILE FRA LA CRITICA E LE ARMI

1993-94: OBIETTORI CERCANO CASA A FALCHERA
Dopo dieci anni di intemperie e le continue incursioni dei ragazzi la baracchetta di via degli Ulivi 25 è ridotta in uno stato di fatiscenza. Non ci sono più acqua, luce, riscaldamento, il pavimento è marcito e il tetto non offre più riparo dalla pioggia. La Caritas aveva trovato un alloggio provvisorio, di proprietà del Cottolengo, in strada delle Maddalene 366, dove la comunità Falchera ha vissuto per circa sette mesi ma, alla fine di settembre, è arrivato inesorabile lo sfratto. Inutilmente gli O. d. C. hanno tentato una mediazione per ottenere il permesso di rimanere fino a che si fosse trovata una soluzione decorosa e adatta alle esigenze di una comunità complessa come la nostra (mancanza di orari fissi, impegni serali, ecc.).Dario e Giorgio. Il primo si è congedato, mentre il secondo è stato trasferito in un altro centro operativo. A loro la comunità degli obiettori di Falchera augura di vivere sempre in modo non violento e di trovare la pace e la serenità del cuore.

(nella foto: Tamié 1993, ritiro di alcuni OdC fra i quali, al centro, si riconosce il responsabile Jean M. Tefnin)
27.7.07
1995: GLI OBIETTORI NON CI SONO, MA SI FANNO SENTIRE!
C'è un limite alla facile strumentalizzazione? All'utilizzo delle risorse destinate a chi non ha voce in capitolo (come i minorenni, ad esempio)?26.7.07
INTERVISTA A DON SANDRO per "GENTE DI FALCHERA" di Dario Coppola

NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA a cura di Vittorio Leode

"Alla mia famiglia. Ai miei studenti. A quanti frequentano il liceo classico e il ginnasio e vivono nel quartiere di Torino Falchera E2 e Falchera Vecchia. E a quanti ho incontrato, durante il mio servizio civile (tra dolori e gioie) entusiasmante a Falchera".
MAGGIO FALCHERESE '97
dei ragazzi della scuola media Leonardo da Vinci
OBIEZIONE... MA A CHE COSA?

25.7.07
INTERVISTA A UN VECCHIO AMICO di Vittorio Leode
Chiediamo a un obiettore della Caritas in congedo, Dario Coppola, che ha già lavorato nella nostra borgata, notizie più precise.
E' vera la notizia secondo la quale sono tornati gli obiettori alla Falchera?
Sì, è una notizia non soltanto fondata ma ufficializzata. La Caritas diocesana ha riaperto la convenzione per il ritorno degli obiettori, ma finché non "parte" il Centro non posso io rilasciare dichiarazioni ufficiali.
Quale ruolo ricopriresti tu?
A livello legale nessuno. Ho semplicemente fatto opera di mediazione fra l'ormai possibile futuro e il passato storico degli obiettori a Falchera. Io, in un certo senso, ne rappresento l'ultimo capitolo. Ricordo che l'allora mio responsabile mi definì l'ultimo dei "kamikaze". Offrirò, insieme a Lele Mosso, mio compagno di quell'esperienza, e a Giovanni Moccia, un altro O. d. C. Caritas che ha fatto molto per il Centro in passato, una disponibilità per instradare il lavoro che don Sandro vorrà svolgere e che la Caritas chiederà. Potremmo, gli altri ed io, essere ancora utili per collegare gli operatori con le agenzie educative e per la selezione degli obiettori, come del resto è indicato sul Progetto Riapertura del Centro, che per conto di don Sergio Baravalle ho dovuto stilare. Tuttavia il rappresentante legale tecnico è il sig. Raffaele Olivieri, futuro diacono permanente, che abita a Falchera.
Auguri per questo nuovo corso di eventi, allora!
Ne abbiamo bisogno! Soprattutto ne ha bisogno la borgata, alla quale mi sento molto "legato"... Nei prossimi mesi dovrebbe ricominciare un'avventura, ancora una volta, entusiasmante.
1996 - 97: IL CENTRO RIAPRE MA...

LE BALLATE DEI VECCHI OBIETTORI

INIZIO DI UN PERCORSO A RITROSO: 1998

Duccio Scatolero, del Centro giovanile per la 'gestione del conflitto' di Torino; Carlo Baffert, del Comune di Torino, che si occupa di interventi a favore della pace, solidarietà e cooperazione internazionale; Davide Mattiello, obiettore della G.I.O.C. progetto Lichen di Torino; Edoardo Daneo, del C.I.S.V. di Torino; rappresentanti vari del M.I.R. e della L.O.C.; Luca Astolfi e Dario Coppola, rispettivamente responsabile delegato diocesano della Caritas per gli O. d. C., il primo, e obiettore in congedo, il secondo.



