
A due anni dalla redazione del Progetto Riapertura è già necessario un bilancio.
Il Centro O. d. C. Falchera della Caritas è stato riattivato alla fine del 1995.
Luca Astolfi si reca a Falchera per la riapertura ufficiale della convenzione. Furono precettati tre nuovi obiettori nel 1996: Pietro Greco, che ha svolto il servizio civile per un paio di mesi di duro impegno, rinunciandovi successivamente per incompatibilità con le direttive del responsabile generale don Sandro; Beppe Panzica e Orazio Puccio (congedati nel '97), che hanno svolto il loro servizio fra molte asperità. Pionieri di questa svolta storica del Centro, Panzica e Puccio hanno prevalentemente ricoperto mansioni di assistenza pratica estenuante, alla dura scuola di don Sandro, col quale hanno stretto un rapporto molto vivace. Ciò non è bastato a motivarli in vista di una prosecuzione del lavoro, in linea col nostro progetto. Nel febbraio 1997, Panzica e Puccio hanno lasciato il Centro, cercando di resistere fino in fondo, sollecitando mediazioni attraverso colloqui con Astolfi e con Coppola, per capire le due diverse concezioni del ruolo dell'obiettore: 1) secondo il progetto Caritas; 2) secondo il parroco della Falchera.
Il Centro è rimasto così sguarnito di obiettori dal 1997.
Nel mese di aprile, una notizia inattesa ha nuovamente scosso il corso storico degli eventi: improvvisamente, è morto don Sandro.
La parrocchia è così stata affidata a un amministratore diocesano, tornato da una missione (don Bartolo).
La Caritas tuttavia non ha disattivato la convenzione del Centro O. d. C. Falchera.
A ottobre 1997, giunge a Falchera il nuovo parroco: don Dario Monticone, al quale viene riproposto il nostro progetto da vagliare, in vista di una futura collaborazione.
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