
Pare di no! Ormai, da qualche tempo, sembra che un'associazione di volontariato - e tali associazioni non sono purtroppo regolate legalmente, in modo tale da poter sottostare a un serio controllo - , fondata per il recupero dei minori a rischio della Falchera (la Polisportiva Arcobaleno) persegua altri interessi educativi... sicuramente non più rivolti ai minori... né, tanto meno, ai minori a rischio.
Quell'associazione si è unita ad un'altra, fondendo con essa anche il nome, unico segno di serenità e di pace che le rimane; nome che gli obiettori di coscienza Caritas, a suo tempo, le diedero. Si chiama ora Polisportiva Arcobaleno-Volleylui (n.d.r.).
Punto dolente: pare che siano state effettuate spese da questa nuova gestione, utilizzando i finanziamenti già destinati al recupero dei minori a rischio!
Ora... se questo è vero... - e così pare, dalla documentazione fornitaci dai volontari collaboratori della nuova... polisportiva - ciò è inammissibile!
Non si può non segnalare tale atto di aggressività e negazione nei confronti dei più indifesi, i minori, che hanno anche perso chi tutelava alcuni loro diritti (gli obiettori, ad esempio).
A chi ha compiuto coscientemente questo atto, desideriamo rivolgerci come Cicerone fece con Catilina: "Quousque tandem abutere patientia nostra?" e se chi può capire non lo ha fatto ancora... liberamente traduciamo:"Fino a quando si abuserà della altrui pazienza?".
I Cavalieri Inesistenti
Questo articolo è stato pubblicato il 10/11/1995 nella rubrica
'La Voce degli Obiettori'
sul periodico locale Gente di Falchera
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